I contratti nazionali hanno introdotto per ogni lavoratore edile industriale ed artigiano una quota mensile di accantonamento al fondo PREVEDI - a carico del datore di lavoro - per supportare economicamente i lavoratori all’uscita dal settore edile (licenziamento, dimissioni, pensione).
L’accordo territoriale del 03 Giugno 2024 prevede l’istituzione di una prestazione “Prevedi” che permette alle aziende la mutualizzazione del contributo 1% a loro carico per la previdenza complementare rispettando i seguenti requisiti: regolarità contributiva ed anzianità continuativa, al momento dell’erogazione, di almeno 3 anni.
I Contratti nazionali di lavoro Edili sia industriali che artigiani prevedono un accantonamento previdenziale al Prevedi. Questi ultimi, vengono garantiti dal datore di lavoro che accantona la quota contrattuale direttamente alla Cassa Edile tramite denuncia mensile.
Il contributo ha un importo compreso tra i € 10/20 mensili e può variare a seconda della categoria e del livello di inquadramento del lavoratore.
In caso un lavoratore voglia accantonare una quota mensile maggiore rispetto a quella prevista dal contratto nazionale, può fare richiesta direttamente al fondo Prevedi o addirittura richiedere di accantonare direttamente al fondo la propria quota TFR nella misura del 18% o del 100%. Per poter portare a termine questa tipologia di richieste sarà necessario rivolgersi direttamente al fondo Prevedi e compilare l’apposito modulo.
LA MUTUALIZZAZIONE HA VALORE PER I SOLI OPERAI (E NON PER IMPIEGATI E QUADRI).
Pertanto le imprese dovranno versare il contributo 1% a loro carico per ogni operaio, impiegato o quadro aderente al Fondo.
La cassa edile C.ED.A.M. compenserà automaticamente, per le imprese che soddisfano i requisiti, l'1% dell'importo versato per ogni operaio (per gli impiegati e i quadri non verrà effettuata alcuna compensazione).
Per ulteriori informazioni accedere al sito PREVEDI.